Salve, seguo con molto interesse la sua pagina di facebook, ogni tanto mi soffermo a pensare sui post che condivide… un pò tipo ora che ho letto i principi per una convivenza sana e cordiale! Poi, ho notato che molte persone le hanno scritto e lei ha condiviso le loro richieste sul blog in modo anonimo e vorrei chiederle qualcosa anche io, visto che ho 19 anni e mi trovo difronte a dei “problemi” (se vogliamo chiamarli così) che secondo me sono dovuti dal fatto di delusioni e paure passate.

Potrei esporre anche io la mia questione? 🙂

Io ho frequentato una scuola privata fin dall’asilo e le relazioni con i miei compagni di classe all’inizio erano normali… poi piano piano si sono formati i primi gruppetti alle elementari, che sono peggiorati alle medie. Io sono rimasta con quattro “amiche” e noi venivamo scansate da tutti e tutte perchè non avevamo la stessa situazione economica loro e non vestivamo firmate… a me questa cosa all’inizio non mi ha arrecato nessun disturbo, ma poi chiudendo i rapporti con tre delle mie “amiche” perchè mi dicevano bugie e mi parlavano alle spalle, mi sono trovata un pò male perchè ero rimasta da sola e solamente con un’amica. Mi sono chiusa molto in me stessa quei mesi alle medie e parlavo più poco a scuola e molto a casa perchè avevo bisogno di affetto. Poi finite le medie la mia amica che si chiama Elisa è rimasta al mio fianco anche se non nella stessa mia scuola e ci vedevamo di meno. ho iniziato il primo anno di liceo e la gente della classe era sempre la stessa delle medie e io mi sono chiusa ancora di più ed ho cercato riparo nella musica, infatti avevo iniziato a partecipare al laboratorio musicale della scuola. Ma le cose non miglioravano e ora anche la scuola andava male… molto male… mi hanno rimandata con tre materie e poi mi hanno promosso. Ho deciso di cambiare scuola e di andarmene su un’altra scuola al di fuori del mio paese. Li la mia vita è fiorita completamente, ho fatto tantissime amicizie e tutti mi hanno accettata per quello che sono. E’ stato bellissimo…. ma poi, facendo amicizia con delle persone sbagliate del mio paese che venivano a scuola li da me, ho chiuso i rapporti con quelle persone che mi facevano stare bene. Dopo 2 anni mi sono resa conto della cavolata che avevo fatto e mi sono ritrovata difronte ad un muro di cemento. Non avevo più quelle persone che mi facevano stare bene, a casa parlavo più poco perchè stavo quasi sempre a scuola e non uscivo più con quelle ragazze che ho conosciuto del mio paese che venivano a scuola dove andavo io. Ora, da due anni a questa parte ho conosciuto un ragazzo con il quale sono fidanzata felicemente e sono al settimo cielo con lui e sto sempre con lui perchè ci completiamo a vicenda. Ma ho sempre quel timore che mi abbandoni e che se ne vada come tutte le altre persone. Ho paura molte volte. gli ho chiesto eplicitamente di non litigare con me, ma di parlarmi delle cose che nn gli stanno bene perchè se tante di quelle volte mi dovesse tenere in “cosiddetto muso” mi sentirei morire, mi sentirei a pezzi…. come posso riuscire a colmare questa mia paura e come potrei riuscire ad acquisire più autostima? è la prima volta che parlo del mio “problema” a qualcuno spero di averle fatto capire cosa sto provando e cosa ho passato.

La ringrazio per l’attenzione 🙂

Buonasera! Il blog è aperto a tutti e assolutamente libero.

Si è fatta capire benissimo. La sua paura di perdere il suo fidanzato è legittima, visto che lo ama, stia però attenta a non esagerare nella gelosia perchè altrimenti potrebbe risultare “soffocante” nei suoi confronti. Certo, mi rendo conto che più facile a dirsi che a farsi. Il suo passato ha sicuramente influenzato. Si sentiva rifiutata e probabilmente si sente ancora così. Purtroppo in giro ci sono moltissime persone che per sentirsi qualcuno devono “unirsi al gregge” disprezzando chi non ne vuole o non può farne parte. Per fortuna ci sono anche altrettante persone con più sale in zucca, che non limitano la loro attenzione al vestito griffato o al cellulare di ultima generazione. Non si senta inferiore a coloro che la escludevano, perchè non lo è affatto. Chi l’ha lasciata al tempo evidentemente aveva bisogno di specchiare la propria immagine verso uno specchio unidirezionale.Con i compagni con i quali invece aveva un buon rapporto, non si rammarichi eccessivamente; anzi, cerchi di rimediare! Perchè non prova a contattarli per un gelato, due chiacchiere o semplicemente un giro all’aria aperta? I rapporti sono tutti recuperabili.

Lei mi chiede come può fare a colmare la paura di perdere il suo ragazzo e se c’è qualche rimedio per innalzare l’autostima: io le rispondo che ci sono eccome!Innanzitutto non viva di luce riflessa del suo fidanzato: deve imparare a star bene con se stessa, a piacersi così com’è, ad accettarsi e a volersi bene. Pensi che lui l’ha scelta tra tante…un motivo ci sarà no? Pensi inoltre che discutere, in un rapporto è una cosa sana che aiuta alla crescita e a migliorarsi. Non ne abbia paura.Per quanto riguarda l’autostima, provi a guardare nella mia pagina..se non erro dovrei aver già pubblicato qualcosa inerente a come aumentare la propria autostima. Se non lo trova, guardi sul mio sito internetwww.giuliacoatti.com nella sezione News. Se dovesse necessitare e se è della zona di Ancona, mi venga a trovare in studio.Spero di esserle stata d’aiuto.

A presto. 🙂

2 commenti
  1. Pasqualina
    Pasqualina dice:

    Buona sera ! Ho 38 anni e da quando ero bambina che andavo a scuola ancora oggi ,quando mi soffermo a pensare mi viene da contare qualsiasi cosa io stia guardando .gli faccio un esempio guardando il televisore conto quanti lati ha, inizio da un senso e continuo da l’altro è così per qualsiasi altra cosa io guardo ..e una cosa che mi innervosisce ma non posso farci nulla ogni volta la stessa cosa tutti i giorni .cosa vuol dire perché non riesco a non farlo ?? Spero mi a aiutare la ringrazio !!

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    • admin
      admin dice:

      Buongiorno Signora Pasqualina. Quello che lei mi descrive sono dei rituali, tipici segnali di presenza di ansia. Molte volte troviamo rassicurazione nel contare (come nel suo caso) o nel programmare o seguire uno schema e/o una serie di azioni ben precise.
      Il fatto che lei non riesca a smettere e che questa cosa la stia iniziando a tormentare è probabilmente un segnale che le sta dicendo che qualcosa non va. Provi a chiedersi cosa succederebbe se non contasse i lati del televisore…qualcosa di drammatico ed irreparabile? Oppure semplicemente il contare la distrae da altri pensieri più ostici?
      Non sottovaluti il problema e se il problema dovesse continuare e addirittura amplificarsi, le consiglio di contattare uno psicologo che sarà sicuramente in grado di aiutarla.

      Spero di esserle stata di aiuto. Buona giornata!

      Rispondi

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